
Una delle due casse Collezione Luce-Spirito diVino per la Tribù di Arbiter. Questa è composta da sei bottiglie da 0,75 litri, ciascuna delle quali proposta in differenti annate .2017, 2015, 2013, 2009, 2007, 1995
Oggetti di pregio che, come tutte le cose preziose, hanno un qualcosa che le protegge. Il vino, per esempio, ha prima la barrique e poi la bottiglia. Forme e materiali differenti, tutto per preservare e al tempo stesso conservare. Anche le casse di legno contenenti vino assolvono a queste funzioni. La cassa Collezione Luce-Spirito diVino è tuttavia qualcosa di differente, di speciale. Non si tratta dei materiali utilizzati, qui il classico legno, ma piuttosto dei contenuti, e non parliamo solo di vino. Luce risplende da 25 anni, l’anniversario ricorre proprio nel 2020 grazie a un percorso frutto di molti stimoli e tanto lavoro. Un unicum che arriva dalla somma di tanti ensemble, come quelli riconducibili alle famiglie che hanno creato il vino (Mondavi e Frescobaldi), ai vitigni (Merlot e Sangiovese) e ai suoli (argilla e galestro) che ne determinano il carattere anno dopo anno. Tutto questo confluisce in un’etichetta, come testimoniano le parole di Vittorio Frescobaldi impresse peraltro sulla bottiglia dell’annata 2017, che in sé racchiude «la memoria della vigna e del lavoro, della terra, del sole, dell’ascolto del tempo e del canto delle stagioni». Per conservare un vino del genere serviva una cassa, in realtà sono due, davvero speciali. La prima è composta da sei bottiglie da 0,75 litri, ciascuna delle quali proposta in differenti annate (2017, 2015, 2013, 2009, 2007, 1995); la seconda, invece, contiene tre magnum di Luce rispettivamente «targate» 2017, 2008 e 2000.

La cassa Magnum contiene tre bottiglie da 1,5 l di Luce rispettivamente «targate» 2017, 2008 e 2000.